sabato, maggio 15, 2010

Cecità

Nel paese di Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Leopardi e Manzoni nell’anno del Signore 2010 quasi un milione di persone è analfabeta totale, 5 milioni non hanno nessun titolo di studio, 13 milioni solo la licenza elementare, il 25% degli studenti con la la licenza media non sa né leggere né scrivere né fare alcun tipo di conto, i cattolicissimi italiani non hanno mai letto la Bibbia, non sanno che differenza ci sia tra Antico e Nuovo Testamento, né chi fosse Mosè, e sui nomi degli evangelisti regna la massima confusione. Anche la tradizione orale si è interrotta: i nostri ventenni non hanno mai sentito nominare gli Orazi ed i Curiazi, Orazio Coclite, Muzio Scevola o la vergine Camilla, le oche del Campidoglio, i re di Roma e Brenno. Per il presidente del consiglio Roma venne fondata da Romolo e Remolo, Ottaviano Del Turco è diventato ministro delle finanze con in tasca la licenza di scuola media, i deputati pensano che la Rivoluzione francese sia avvenuta nel ‘600, gran parte dei senatori non sa chi abbia dipinto la Gioconda, il professor Pancho Pardi si chiede dubitativamente se il Dalai Lama sia il capo degli indù, La facoltà di Medicina di Torino, disperata, organizza corsi di grammatica e sintassi. I nostri musei sono i meno visitati al mondo.
Ed io? Che ci sto a fare io in un paese come questo?

1 Comments:

Blogger Unknown said...

Ab tam tenui initio tantae opes sunt profligatae...l'alternativa è emigrare...

10:28 PM  

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