Lo zio Nino non è più con noi
Cara zia,
un improvviso mal di schiena mi ha impedito di essere con voi per dare l'ultimo saluto allo zio Nino e di darti concretamente un piccolo segno della mia vicinanza nel dolore comune. Il tempo ci travolge tutti senza difesa, ed ancora una volta ci ha portato via una persona cara, e con lui un'intera esistenza di ricordi comuni, lieti e tristi, allegri e tremendi, esaltanti ed avvilenti, tutti permeati della vita che ci lega gli uni agli altri, che lo si voglia o no, al figli, fratelli, mogli e parenti, vicini. Rimane, finché saremo in grado di coltivarlo, il senso di aver intrecciato le nostre esistenze, dato e ricevuto, cose buone e memorabili, cose insignificanti e dimenticate, che tutte però hanno costruito il nostro passato, l'hanno condizionato, orientato comunque. Per parte mia ricorderò sempre con affetto la bonomia dello zio, la sua assoluta mancanza di quella cattiveria che intristisce chi sta intorno, la sua inclinazione a sdrammatizzare, anche quando la realtà era angosciosa, il profondo affetto che lo legava ai suoi fratelli, e, di riflesso, anche ai nipoti. Io ne ho avuto segni diversi, in più occasioni, gli ero molto affezionato, e non lo potrò dimenticare.
Credimi dunque molto vicino d'affetti e condivisione della tua tristezza attuale. Che il Signore ci conceda di guardare in alto per trovare consolazione.
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