venerdì, febbraio 09, 2007

Night And Day


Quando mi capita di pensare la notte, perché non trovo il sonno, perché sono malato, perché sono agitato o preoccupato, i miei pensieri si rincorrono non in maniera caotica, ma certo “organica”, senza concatenazioni stringenti, come in una specie di vortice all’inverso, che spinga verso l’alto invece che precipitare nell’abisso.
Se invece rifletto di giorno, ben presente a me stesso, con uno scopo netto, allora le idee si legano le une alle altre con una chiarezza cristallina, ordinate, precise, fredde come il ghiaccio anche nel caso che riguardino argomenti bollenti.
Ed alle volte mi capita di mettere per iscritto di giorno quello che ho vagamente coltivato di notte, con un effetto strano di distillazione, di raffinazione, di collocazione meticolosa di una materiale lievemente confuso.
Eppure mi riconosco pienamente sia nell’uno sia nell’altro processo, sono comunque io, con le mie fisime e con i miei principi, inclinazioni, passioni, umori.
Che universo dinamico la mente umana...