Un anno dopo
Un anno fa entravo nel numero dei pensionati. Il bilancio?
Non è andata gran ché sotto il profilo della salute: tre interventi chirurgici in quattro mesi e un dolore alla spalla che mi trascino da giugno. Per il resto ho avuto più tempo (non tutto quel che avrei voluto) per i miei hobbies, cinema, musica, arte. Soprattutto la fotografia: ho potuto dedicarmi alle foto con la mia nuova Nikon D40 con un grande piacere, e mi aspetto altre intense sensazioni per il futuro. Son riuscito spesso a intridere le mie istantanee, soprattutto quelle di paesaggio naturale, di quel che ho “sentito” al momento della ripresa, che ho “visto” con gli occhi dell’anima. Quelli che le hanno guardate per lo più hanno rifiutato l’esito finale, perché “troppo elaborato”; ma loro vogliono che la foto restituisca quel che è di fronte a noi nella sua evidenza fisica, mentre io inseguo lo stato d’animo di quel momento; loro guardano fuori, io mi guardo dentro.
Ho potuto gioire maggiormente della vicinanza di Christian, con più tranquillità.
Mi sono mosso poco o niente, ma non dispero.
E se non fossi andato in pensione? Sarebbe stato tutto più complicato, per tutti, soprattutto per colleghi e studenti.
Che cosa ho perduto? Non mi viene in mente niente di significativo, tranne un po’ di quattrini, che sono sempre stati l’ultima delle mie preoccupazioni.
Non è andata gran ché sotto il profilo della salute: tre interventi chirurgici in quattro mesi e un dolore alla spalla che mi trascino da giugno. Per il resto ho avuto più tempo (non tutto quel che avrei voluto) per i miei hobbies, cinema, musica, arte. Soprattutto la fotografia: ho potuto dedicarmi alle foto con la mia nuova Nikon D40 con un grande piacere, e mi aspetto altre intense sensazioni per il futuro. Son riuscito spesso a intridere le mie istantanee, soprattutto quelle di paesaggio naturale, di quel che ho “sentito” al momento della ripresa, che ho “visto” con gli occhi dell’anima. Quelli che le hanno guardate per lo più hanno rifiutato l’esito finale, perché “troppo elaborato”; ma loro vogliono che la foto restituisca quel che è di fronte a noi nella sua evidenza fisica, mentre io inseguo lo stato d’animo di quel momento; loro guardano fuori, io mi guardo dentro.
Ho potuto gioire maggiormente della vicinanza di Christian, con più tranquillità.
Mi sono mosso poco o niente, ma non dispero.
E se non fossi andato in pensione? Sarebbe stato tutto più complicato, per tutti, soprattutto per colleghi e studenti.
Che cosa ho perduto? Non mi viene in mente niente di significativo, tranne un po’ di quattrini, che sono sempre stati l’ultima delle mie preoccupazioni.
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