Giochi di mano

Il Berlusca, con sulla testa una griglia fine di un colore mai visto, grondando cerone, sudore ed acqua di colonia, tendeva il braccio e con un ghigno orrendo mascherato da sorriso condiscendente gracchiava: «Tè, stringete la mano che ha fatto i dané!».
Caro, caro, carissimo Christian, gioia di questa mia vita disseccata, stanca ed amara, non è quella la mano che devi cercare, ma quella dello scienziato che ha fatto una scoperta, di quello che ti apre un sentiero perché tu possa arrivare dove da solo non avresti mai potuto, di chi ti rivela i misteri dell'universo, del poeta che ti fa tremare con le sue parole, del pittore che ti fa cogliere un briciolo di verità, dell'architetto che ti esalta, dello scultore che ti emoziona, dell'amico che ha messo qualche cosa in comune con te, e non ti inganna, del lavoratore onesto ed appassionato che ti offre un modello di comportamento, dello storico che ti rivela le tue radici, di chi ti dà il calore degli affetti che non ha prezzo, del musicista che ti fa sognare ad occhi chiusi, del regista che ti raggiunge nel profondo, di chi sa fare un vino o un olio dal profumo unico, che assapori ogni volta con meraviglia come se fosse la prima volta, di chi ti procura le ciliegie cerose e succose che non hai mai assaggiato prima, o quel salume e quel formaggio che non immaginavi neppure, di chi ti prepara un piatto affascinante da guardare e gustoso da mangiare, di chi ti rivela i fili intrecciati della vita biologica, e del passato, e del presente, di chi ti rapisce altrove con una sua fotografia, di chi ti parla come se tu fossi l'unica persona degna di ascoltare, di chi pensa mezz‘ora al giorno in maniera diversa dalla massa...
Diffida dei ricchi e delle persone di successo: nascondono un verminaio.
Non basterà per essere felice, anzi spesso sarai isolato; ma in in qualche attimo della vita sentirai in te la potenza di Dio nel momento della creazione. Fosse solo per questo, ne vale la pena.