L'onda lunga
Improvvisamente mi sono reso conto che sono quarant’anni che, per merito di Francesco Arcangeli, mi interesso di pittura romantica. Ho perfino interrotto il viaggio di nozze per affrontare un lungo e disagevole viaggio a Milano, sotto un diluvio, per vedere una mostra dei paesaggisti inglesi. Ho voluto fare il punto del mio itinerario e mi son detto: faccio un DVD. Ho finito col farne quattro: un filmone di cinque ore e mezza.
Sono molto soddisfatto, e sorpreso dalla linearità con la quale si è svolta parallelamente la mia vita. Ho rimeditato quel che diceva Constable, che non esiste un albero uguale ad un altro, ho riflettuto su quel che diceva Turner, che nella natura bisogna immergersi fin nel midollo, ho fatto mia la dichiarazione di Friedrich che la sola vera sorgente dell’arte è nel nostro cuore.
Con questi giganti di cui mi sono permeato ho camminato in montagna, respirato le nebbie, colto i profumi degli alberi, percorso in bici argini di canali, circumnavigato laghi, puntato lo sguardo nelle nuvole, fotografato i cieli, respirato il vento, rabbrividito alla rugiada, sciolto al sole, percorso sentieri ombreggiati ed aperti, arrampicato e inondato gli occhi di visioni infinite. In un panteismo totale in cui mi sono immerso senza riserve. Un rapporto vitale con la natura, una scelta esistenziale, un rifugio, un’esaltazione. Miracoli ripetuti.
1 Comments:
Invece di queste brevi riflessioni,
perchè non scrivi un bel libro perchè queste tue esperienze
siano insegnamento ed aiuto anche
ad altri?
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